In sostanza per fare una buona foto devi settare due parametri che insieme determinano l'esposizione della foto. Questi sono il diaframma e i tempi d'esposizione. Per diaframma si intende la sensibilità dell'obiettivo alla luce. Un obiettivo è costituito da due parametri: la focale e appunto il diaframma. La focale, per spiegarla in termini semplici, indica l'angolo di visuale (più piccolo è questo numero e più ampia sarà la visuale, più grande è il numero e più una foto viene zoommata). Questa misura viene espressa sempre in millimetri, e si trova accanto alla lente dell'obiettivo. Es: 18-55mm indica che l'obiettivo si estende dai 18mm, cioè in grandangolo, a 55mm, che è il tele (non tanto perchè rappresenta un 3x di zoom).
Gli obiettivi li possiamo distinguere in:
-Grandangolari, che partono da una misura molto bassa di millimetri e restano lì vicini, es: 10-20mm o 12-14mm.
-Fissi, che non zoommano ma hanno un diaframma molto aperto, quindi ricevono più luce.
-Tele-Mediotele-Supertele: sono gli obiettivi che non hanno un angolo molto ampio, che partono da una misura più stretta per terminare con una ancora più stretta. Più lunga risulta la focale, più riusciamo a fare distinzioni. Es: 70-150 è un medio tele, 70-300 è un tele, 100-400 (che hanno focali più lunghe), o addiruttura il 1000mm sono supertele.
Ora ti spiego meglio cosa è il diaframma. Per diaframma si intende, in termini poco specifici, l'apertura e quindi la sensibilità alla luce dell'obiettivo. Più piccolo è questo numero è più l'obiettivo è sensibile, quindi possiamo dire luminoso. Diaframma ampio per eccellenza è ad esempio il 50mm (quindi obiettivo fisso) f/1.4. Con f/ si intende l'apertura del diaframma. Ovvio che questo valore non è fisso, ma puoi regolare a tuo piacimento attraverso la reflex fino a valori compresi tra 22 e 32. Un effetto particolare del diaframma è che in casi di primi piani, se lo teniamo molto aperto, lo sfondo verrà sfocato. Se lo andiamo chiudendo poco a poco noteremo che lo sfondo acquista consistenza. Questo particolare si chiama Profondità di Campo, ed è molto utile e di molto effetto soprattutto in caso di ritratti o macro. Altra particolarità: se il diaframma nell'obiettivo (si trova in genere accanto ai numeri della focale sulla lente) ti spunta con un solo numero allora è fisso per ogni focale, cioè zommando si mantiene sempre aperto al massimo, a meno che non lo chiudi tu attraverso la reflex. Se invece ti compaiono due numeri significa che zoomando il diaframma si chiude. Es: Nell'obiettivo kit della Canon la focale è 18-55mm e il diaframma 3.5-5.6, ciò significa che il diaframma si apre automaticamente a 3.5 (che è un valore relativamente basso) a 18mm, si chiude zoommando, da 3.5 a 5.6 passando alla focale di 55mm. Spero che sia stato chiaro in questo passaggio perchè è fondamentale per capire quanto vale più o meno un obiettivo.
Altro punto: i tempi di esposizione. Come ti ho già detto il rapporto tra diaframma e tempi è fondamentale per la riuscita di una foto. Se il rapporto è troppo basso avrai una foto sottoesposta, cioè più scura, se invece è troppo alto l'avrai sovraesposta, cioè troppo chiara. Quindi devi essere sempre in grado di gestire l'esposizione perfettamente (qui ti inserisco un link dove c'è una guida all'esposizione: http://www.hwupgrade.it/articoli/fotografia-digitale/1830/guida-alla-fotografia-parte-3-l-esposizione_2.html ). Per tempi di esposizione si intende per quanti secondi effettivi l'otturatore (che è quello che si apre e si chiude facendo filtrare la luce dentro il sensore, quello che sostituisce la cara vecchia pellicola) deve restare aperto. L'effetto di questa apertura così prolungata si rispecchia nel rischio di avere una foto mossa, quindi se vuoi scattare con tempi lunghi ti consiglio sempre di cercarti un appoggio stabile. Attraverso i tempi più o meno brevi riesci a creare foto molto creative, Se ad esempio i tempi sono lunghi, e tu hai l'appoggio stabile, tutto il resto che si muove nella foto risulterà con una striscia dietro. Questa tecnica viene detta panning. Se invece usi tempi molto brevi riesci a stabilizzare sia la macchina (se usi tempi equivalenti alla focale, es: se scatti a 55mm devi scattare con tempi di almeno 1/60) sia l'oggetto che stai scattando.
Ultimo punto: se vuoi davvero imparare l'arte fotografica il passaggio a una reflex è d'obbligo, se invece vuoi scattare come fanno tutti gli altri credo sia sufficiente una compatta o una bridge.
Ora per il tuo bene mi fermo qui, spiegandoti semplicemente le basi, sia perchè mi fanno male le mani a forza di scrivere sia perchè credo di avere detto troppe cose tutte in una volta. In tal caso contattami via mail, potrò darti tutte le delucidazioni che vuoi.