Mi hai fatto venir il buonumore, pensando al tipo che scatta a raffica. E questa è buona cosa.
Ti dico cosa mi è capitato, per lavoro, ho portato della merce di un mio cliente in una location ( che bello usare i termini inglesi ,?,) perché doveva fare il nuovo catalogo.
Allora, sapendo che il fotografo incaricato era uno dei professionisti italiani apprezzati sopratutto per le foto di reportage, sono andato a Milano assieme ad uno dei miei autisti, e ho chiacchierato con questa, è una donna e pure bella e intelligente, pro e cosa molto più interessante ho potuto seguire il suo metodo di lavoro.
Il tempo che trascorreva fra uno scatto e l'altro era a dir poco lungo, fra scelta della posizione, della focale, delle luci e altro.
Ma con questo metodo di lavoro ha scattato pochi scatti per ogni articolo e rivisti al computer non necessitavano di un gran lavoro di PP. Chiacchierando con questa fotografa mi ribadiva che anche nei suoi viaggi scattava in modo ponderato, memore del costo che aveva quando scattava in analogico.
Mi diceva anche che attualmente se non facesse lavori come quello che avevo visto non avrebbe certo guadagnato il pane per vivere.
Ho avuto poi la possibilità di chiacchierare con un noto fotografo veneto, fotografo vecchia maniera, pure lui mi confermava la sua "lentezza" nello scattare.
Mentre, quando avevo ancora la moto, a bordo pista ho visto dei fotografi professionisti che scattavano a raffica le moto che sfrecciavano e invece curavano lo scatto per le foto nei box, stavano facendo gli scatti per la campagna pubblicitaria di uno degli sponsor.
In definitiva si potrebbe dire che
A- ci sono scatti che necessitano della raffica
B- ci sono generi che invece si può o meglio si dovrebbe pensare lo scatto
C- ci sono tanti fotografi impreparati che scattano a mitraglia, tanto 1 su 1000 viene buona. E questi fotografi sono figli del digitale nella maggior parte.