Domanda:
Quale è secondo Voi la differenza fondamentale tra un Fotografo della vecchia generazione,?
ironmember
2013-04-28 22:50:47 UTC
..uno che prima scattava a pellicola ed uno ( in media eh , non tutti , lo so bene ) che invece parte adesso col Digitale ? io intanto vi do la mia opinione ma mi farebbe piacere sentire la vostra: mi sono recentemente trovato a scattare a fianco di un altro fotografo, uno di quelli partito direttamente con la reflex dgt , usata in automatico ( ma questo è affare suo ) , scattavamo allo stesso soggetto , Lui trionfante mi ha detto " Ne ho già scattate 350 ! " accentuando quanto diceva con la piega della bocca cercando approvazione, io ho scattato 15 fotografie , di cui 12 perfette . Da li ho capito che alcuni , forse molti di quelli che entrano nella fotografia direttamente col digitale possono cadere facilmente nella trappola del " ne scatto una caterva ,e almeno una su 1000 sarà buona " , mentre chi ha imparato a *pensare lo scatto* scatta solo e quando ci sono le condizioni e punta sulla Qualità e non sulla Quantità . Aspetto i vostri pareri , tutti , e tranquilli, per la mia filosofia io non darò pollici in giù . Ciao.
Dodici risposte:
?
2013-04-29 00:13:49 UTC
Mi hai fatto venir il buonumore, pensando al tipo che scatta a raffica. E questa è buona cosa.

Ti dico cosa mi è capitato, per lavoro, ho portato della merce di un mio cliente in una location ( che bello usare i termini inglesi ,?,) perché doveva fare il nuovo catalogo.

Allora, sapendo che il fotografo incaricato era uno dei professionisti italiani apprezzati sopratutto per le foto di reportage, sono andato a Milano assieme ad uno dei miei autisti, e ho chiacchierato con questa, è una donna e pure bella e intelligente, pro e cosa molto più interessante ho potuto seguire il suo metodo di lavoro.

Il tempo che trascorreva fra uno scatto e l'altro era a dir poco lungo, fra scelta della posizione, della focale, delle luci e altro.

Ma con questo metodo di lavoro ha scattato pochi scatti per ogni articolo e rivisti al computer non necessitavano di un gran lavoro di PP. Chiacchierando con questa fotografa mi ribadiva che anche nei suoi viaggi scattava in modo ponderato, memore del costo che aveva quando scattava in analogico.

Mi diceva anche che attualmente se non facesse lavori come quello che avevo visto non avrebbe certo guadagnato il pane per vivere.

Ho avuto poi la possibilità di chiacchierare con un noto fotografo veneto, fotografo vecchia maniera, pure lui mi confermava la sua "lentezza" nello scattare.

Mentre, quando avevo ancora la moto, a bordo pista ho visto dei fotografi professionisti che scattavano a raffica le moto che sfrecciavano e invece curavano lo scatto per le foto nei box, stavano facendo gli scatti per la campagna pubblicitaria di uno degli sponsor.

In definitiva si potrebbe dire che

A- ci sono scatti che necessitano della raffica

B- ci sono generi che invece si può o meglio si dovrebbe pensare lo scatto

C- ci sono tanti fotografi impreparati che scattano a mitraglia, tanto 1 su 1000 viene buona. E questi fotografi sono figli del digitale nella maggior parte.
Magarìo
2013-04-29 01:37:35 UTC
Molto semplicemente, oggi è tutto più facile!

Oggi è più facile entrare nel mondo reflex perchè i costi sono calati, oggi è più facile imparare perchè con internet bastano un paio di tutorial su youtube per apprendere quanto meno le nozioni più basilari (per non parlare di quelli in cui ti spiegano anche come tirare fuori la reflex dalla scatola!), oggi è più facile fare pratica perchè se sbagli uno scatto te ne accorgi subito visionando il monitor e non devi aspettare di sviluppare il rullino...

Il sottoscritto essendo figlio del digitale (a dire il vero in passato ho scattato qualche foto anche con una analogica, ma poca roba) si è reso conto di queste facilitazioni, ma cerca, per imparare, di complicarsi la vita: non uso praticamente mai il live view, cerco di non riguardare mai gli scatti, uso la reflex sempre e solo in manuale così da avere il controllo totale (uso la priorità quanto l'automatico cioè quasi mai), nonostante abbia un versatile 18-105 prima di scattare scelgo sempre la focale e nel caso mi sposto io in modo tale da abituarmi ad usare solo determinate focali (e capire così quale ottica fissa comprare in futuro), cerco di lavorare poco in PP perchè sono dell'idea che (a meno che non devo ottenere certi risultati) più tempo passi alla PP più la foto che hai scattato era sbagliata in partenza, e così via...

Bravo Ironmember per queste discussioni che fai sempre molto interessanti!
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2013-04-28 23:08:03 UTC
Io ho 35 anni e da 3 anni sono avvicinato alle reflex, avevo una compatta digitale e prima quelle a rullino, chiaramente con la mia prima reflex una d3000 ho veramente apprezzato il mondo della fotografia, mi piace fotografare, scatto in jpeg e non in raw, e non uso programmi post produzione, mi ritengo istintivo, non preparo niente scatto! Questa mia passione chiaramente mi ha portato a confrontarmi con altre persone, cosa che reputo fondamentale per imparare, e ho notato la stessa cosa chi é nativo del rullino scatta poco e bene, chiaramente si ricorda i costi dei rullini e dello sviluppo, il,nativo digitale scatta molto perché dice tanto non costa niente! Tralascio il discorso di scattare in auto, lo trovo scandaloso!io sono una via di mezzo cerco di farne poche ma decenti, il mio problema é che a volte guardo una scena, scatto, ma poi non é come me l'ero immaginata!

Quest'anno ho voluto anche abbandonare la nikon per passare a canon e mi son preso una 6d, che mi sta dando grandi soddisfazioni! Buone foto!

PS: io scatto quasi sempre con priorità ai diaframmi!!
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2013-04-29 05:18:14 UTC
Ricordo che scattare in analogico era come dover pagare un tanto a scatto; diciamo 10mila lire per un rullino e altrettante per lo sviluppo e stampa (parlo di negativi). Quindi 20mila lire (10 euro) ogni 36 foto, per una cifra finale di 500 lire a foto. Poi i prezzi si sono anche abbassati con i laboratori di stampa che lavoravano sulla quantita, ma per quanto ricordi un rullino da 36 non mi e' mai costato meno di 4 euro (e parlo di quelli piu commerciali); quindi una spesa sempre oltre i 10 centesimi a scatto. E bisognava tenerlo presente, limitando le raffiche ai momenti dove servivano veramente. I fotoamatori perche dovevano pagare di tasca loro gli sprechi di pellicola, e i professionisti perche sprecare pellicola riduceva il margine di guadagno.

Adesso vedo in giro tanti "fotografi" che scattano, scattano, scattano... anche mille foto a una festa di compleanno tra amici o a una scampagnata; tanto a loro che importa? Non devono pagare 10 centesimi a scatto, ossia 100 euro per mille foto. Semplicemente scatteranno una foto dopo l' altra, le rivedranno al momento sul display, la continueranno a rifare finche non viene bene e una da pubblicare su facebook la avranno.

Facciamo un po di conti, 10 centesimi a foto per 4mila scatti fanno 400 euro, ossia il prezzo di una reflex entry-level. Quindi con il costo (se si scattasse in analogico) di 60 scatti al giorno per due mesi ci si comprerebbe una 1100d, mica male...

Ovviamente chi non e' passato per il periodo in cui si pagava un tanto a scatto certe cose non riesce nemmeno ad immaginarle ed approfitta del fatto di poter scattare gratis a piacimento, mentre chi e' della vecchia generazione un certo modo di procedere lo ha ormai dentro.

Poi oltre al fattore economico c'era un altra cosa che faceva scattare meno ai tempi dell' analogico.

La dipendenza dai rullini. Ricordo che in situazioni in cui si prevedeva di scattare molto ci si portavano dietro 20-25 rullini (era raro che si andasse oltre), ossia quasi uno zaino apposta (e bisognava tenere separati quelli nuovi da quelli usati); poi non si doveva mai correre il rischio di rimanere senza rullini perche si rischiava di perdere cose importanti (non come ora che se la memoria e' piena si cancellano le foto brutte).

Poi oltre ad economizzare scatti i fotografi vecchia generazione hanno (abbiamo) la tendenza a rivedere meno le foto sul display; semplicemente perche dopo tanti anni con una fotocamera che non lo permetteva ci siamo abituati a non farlo. Cosi come non viene spontaneo usare il live-view; si ha l' abitudine di lavorare ad iso bassi (su pellicola parlare di 6400 o 12mila iso avrebbe provocato ilarita); praticamente si ignorano live view e display mobile per l' abitudine di "portare l' occhio al mirino" e tanti altri piccoli dettagli.

Ho visto inoltre che ai "vecchi" non viene spontaneo usare il menu, io per esempio potrei benissimo non averlo e non ne sentirei la mancanza

Diciamo che in generale piu si ha usato l' analogico e meno scatti si fanno, e che piu si ha utilizzato l' analogico e meno si usa il display posteriore; sinceramente non oso immaginare un fotografo (o fotoamatore) che venga dall' analogico e che riveda ogni singolo scatto, magari applicandogli pure filtri in macchina.

E sulla legge dei grandi numeri... anche mio nipote di 4 anni se gli facessi fare mille scatti a un matrimonio tirerebbe fuori almeno un paio di foto degne di essere incorniciate
LOUV
2013-04-29 00:04:38 UTC
Concordo, un'amica, partita con il digitale faceva così: poi le ho prestato la fuji per un periodo ed ha cambiato completamente atteggiamento anche con la digitale, trasformandosi da mitragliatrice automatica a cecchino. Credo che il fotografo è colui che vede la fotografia e la scatta di conseguenza, scattare 350 volte senza guardare può produrre diverse buone foto, ma non ti rende un fotografo.

E' un mio pensiero gli "unlike" sono graditi previa motivazione :)

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Mi piacciono domande e risposte solleva-spiriti, Gariele hai detto cose davvero giuste.
Martino
2013-04-28 23:15:51 UTC
Ciao, ho intrapreso l'attività di fotografo anch'io da qualche anno, portando avanti l'attività più che trentennale di mia mamma che stà ancora operando attualmente. Io ho 33 anni e sono nel pieno della fotografia digitale, anche se sono cresciuto "affiancando" sporadicamente mia madre, quindi con pellicole 35 mm e a volte Hallesblad 6x6. Mi ritengo "a metà strada" tra i "vecchi" della fotografia e i "nuovi" del digitale. Comunque, la differenza tra le 2 categorie stà, anche secondo me, sul fatto che hai detto tu: nella differenza del numero di scatti. Anch'io non voglio giudicare nessuno, anzi, ritengo che in molti casi i fotografi "digitali" abbiano parecchio talento e facciano veramente dei bei scatti. Credo che non si possa dire è meglio una categoria o l'altra. Stà di fatto che, anche "i vecchi" che sono passati al digitale, hanno aumentato (ma è più che normale) il numero di scatti. E' una conseguenza logica in quanto non ci sono più costi da tener d'occhio. Anche se, a mio avviso, sviluppare 1500 scatti in raw o svilupparne 500/600 fa la differenza a livello di tempo (e non è poco). C'è la fisolofia che si dice "se ne scatto tante, una prima o poi verrà bene" ed è assolutmanete vero, almeno per il calcolo delle probabilità. Credo, però, che la tua domanda iniziale, sia più rivolta ai "non fotografi", più che ai fotografi di professione. Questo perchè, fotografare al giorno d'oggi, secondo me, è diventato più un gioco-passatempo, più che un ricordo indelebile di un'emozione. Ed infatti, mi capita spesso per lavoro, di passare centinai e centianaia di files di "non fotografi" e, a volte, non si riesce a trovare una foto decente da stampare. Vuoi per la qualità tecnica di scatto (ma questo sarebbe il meno, visto che si tratta di "non fotografi"), ma più che altro per la composizione della foto. E' è in questo punto, secondo me, che stà la differenza di chi doveva scegliere tra 12 scatti (e che fortuna se si riusciva a tirarne fuori 13-14) di una giornata in famiglia al mare, in montagna, ecc. e chi, invece, sfila dalla tasca l'ultimo modello di apparecchio elettornico e scatta di continuo fin che spazio su memoria e batteria reggono. Tutto questo è solo un mio pensiero e non giudico nessuno, anzi, continuate tutti a fotografare, magari un giorno vi potrete appassionare di più, anche i meno esperti. Buon scatto a tutti.
L'hò
2013-04-29 10:27:31 UTC
Guarda, nonostante abbia quasi 40 anni sono nato come fotografo amatore nel bel mezzo tra la fine dell'epoca della pellicola e l'inizio del digitale quindi conosco molto bene il mondo della pellicola ma conosco anche molto bene quello del digitale.

Il digitale ti porta, specialmente all'inizio, a fare una valangata di scatti senza pensare ma poi, di norma, si mette la testa a posto il vero problema sono gli anarchici tecnomani che hanno la testa più dura del cemento armato e questi appartengono sia al mondo della pellicola che a quello del digitale.

Quelli della pellicola non si ritrovano con il digitale, quando postano un'immagine su di una rivista un gruppo flickr o altro iniziano sempre con il dire che hanno da sempre scattato con la pellicola e con il digitale non si trovano solo per giustificare il loro pessimo livello fotografico.

Alcuni sono così fissati con il concetto dei tempi della pellicola che rifiutano in maniera assoluta ogni evoluzione o aiuto perchè ai tempi della pellicola non c'erano.

Quelli che nascono con il digitale sono così malati di tecnologia che se il sensore non è ultimo modello allora la macchina è una schifezza ed inutilizzabile, stanno sempre dietro all'ultimo modello e si ergono ad esperti di fotocamere e fotografia... ignorano l'importanza di un mirino ottico decente se il sensore è vecchio ecc ecc ma.. questi signori, come la maggior parte degli amatori che non conosco il mondo dei sensori che per chi come me ha studiato elettronica e viene dal video analogico, non sanno che i sensori sono sempre gli stessi e non hanno quello sviluppo tecnologico che pensano ma solo piccole migliorie tipo le lenti gapless o i sensori retroilluminati perchè su questi aggeggi c'è poco da lavorare e gli sforzi sono tutti concentrati sulla miniaturizzazione/ottimizzazione e sullo sviluppo dei processori e degli algoritmi ma la resa dei sensori è sempre la stessa e peggiora all'aumentare dei pixel e i guadagni si trovano sullo sviluppo delle mascherine Bayer che sono solo gelatine colorate messe davanti ai sensori però... questi non sono pericolosi sono solo fanatici il vero problema è su quelli che diventano assolutisti tecnici e fanatici delle regole.. quelli che scattano solo in manuale perchè i veri fotografi scattano in Manuale ignorando però che in Manuale si scatta in situazioni di luce controllata tipo lo studio e che in esterni non conviene... quelli che scattano solo in raw non per necessità ma perchè il formato Raw è da fotografi... quelli che seguono a menadito le regole della fotografia curando così tanto la tecnica che si perdono il momento o quelli che non usano il live-view perchè una volta non c'era.

Da parte mia sostengo sempre che tutto dipende... il live.view lo uso tantissimo quando sono su cavalletto e posso permettermi di usarlo perchè la precisione di fuoco del live non me la da nessuno così come la grandezza dell'immagine ecc ecc... se avessi lo schermo snodabile farei 1000 salti di gioia perchè è utilissimo in alcune situazioni e potrei evitare di sdraiarmi ogni tanto... mettere un tempo minimo di scatto prima che iso salgano mi farebbe felicissimo visto che faccio spesso Street e ogni tanto devo salire su ma Canon non ha questa opzione... o la possiblità di recuperare le ombre come le Nikon o le luci come le Canon... insomma... ogni aggeggio che mi può essere utile l'apprezzo e lo uso.. uso la raffica quando mi serve, scattavo 300/400 immagini ad uscita all'inizio ora se ne faccio 10 sono gìà tante... è l'evoluzione il vero problema del digitale è la tendenza ad uniformarsi, a pompare troppo colori e contrasto e a pensare che faccia tutto la macchina non ascoltando esperienze o consigli di chi ci è già passato.
?
2013-04-29 10:21:13 UTC
La questione è diversa:

Chi ama la fotografia pensa, previsualizza lo scatto prima di premere il tasto.

Chi ama fare il figo scatta a raffica.

Discorso ovviamente fatto per situazioni in cui la raffica è inutile o quasi.

Nello sport è ovvio che la raffica è quasi indispensabile.
?
2013-04-29 09:45:38 UTC
Probabilmente in base proprio al numero di scatti effettuati.

Il fotografo di vecchia generazione ha qualche rullino a disposizione, sa che deve poi sviluppare o fare sviluppare, con tutti i tempi ed i costi che un singolo fotogramma richiede, quindi compie scatti decisamente più ragionati, a partire dalla scelta del soggetto, la composizione e lo studio della tecnica, proprio per evitare di fare dei disastri.

Chi usa la digitale sa che invece può scattare quanto vuole per ovvi motivi, anche usando la modalità automatica. A che serve la tecnica? ci sono i programmi... E poi è possibile correggere tutti i parametri in post-produzione (a patto di conoscere i programmi...).

E' una filosofia completamente diversa, che il fotografo vecchia maniera probabilmente non approva.

Personalmente, pur essendomi affacciato alla fotografia da poco, con la mia reflex digitale cerco di fare solo scatti ragionati, studiati, e considerando la tecnica.

Non mi piace scattare così per il solo motivo di sapere che tanto l'otturatore è collaudato per 150.000 scatti.

Ho fatto delle "uscite" in cui non ho scattato che 3-4 foto, però una volta "sviluppate" mi soddisfacevano al 100%.
?
2013-04-28 23:34:00 UTC
Io sono giovane quindi ho usato solo una macchina a rullino di mio padre quando ero piccola, quindi diciamo che ho più teoria che pratica.

Ma per me le diversità principali sono due.

1- chi è nato con il digitale è nato nell epoca "tutto subito" dove non sanno dove mettere le mani perché? Perche non gli interessa! Loro hanno l ultimo modello di fotocamera che funzionerà sicuramente e perfettamente da sola senza che loro sappiano usarla (come tutto ormai, telefoni e pc sono moooolto più intelligenti dei proprietari) questa generazione non sa cosa vuol dire pensare per fare, deve essere tutto subito e senza sforzo.

2- si collega al primo, che hai detto anche te, la gente non pensa, perche tanto può sbagliare mille volte (e sbaglierà, perche non Sa cosa è un diaframma o gli iso o il manuale) e principalmente farà delle foto noiose e pessime.

Io trovo che il digitale sia stato un passo avanti fantastico, avere la possibilità di vedere il proprio scatto e poterlo rifare "nel caso" e poterla modificare con due click per me è ancora straordinario! :)

Ma ovviamente con i social network e la vita virtuale la "fascia bassa" delle reflex è incentrata più sui "non so fare ma compro" che sulla qualità :/
facey
2016-12-15 12:04:58 UTC
Il fotografo è una character che fa delle fotografie utilizzando una macchina fotografica. Un fotografo professionista united states of america l. a. fotografia come professione. È considerato come l'autore poiché costruisce l'apparenza delle fotografie come tutti gli artisti. quindi anche chi fa le foto può essere considerato fotografo ma non professionista perchè non lo fa consistent with professione. non so se ho reso l'theory.
Dr. Bullwinkle Know-It-All
2013-04-29 00:54:24 UTC
a giudicare da quello che scrivi la mentalità :)



noi amatori in pellicola eravamo fermati dai costi, i professionisti facevano fuori rullini e rullini di diapositive per un solo scatto (il bracketing era paradossalmente più utile con la pellicola con le diapositive che adesso con le digitali che arrivano fino a 8 stop di latitudine di posa)



ti consiglio il libro La scelta della foto, edito dalla Contrasto.

http://www.contrastobooks.com/Novit%C3%A0/MAGNUM-LA-SCELTA-DELLA-FOTO.html





http://www.equilibriarte.net/upload/events/9227-1337017307.jpg


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